Gli sterilizzatori a raggi ultravioletti permettono l’eliminazione di oltre il 99% dei microrganismi presenti nell’acqua se sono rispettati i parametri di dosaggio dei raggi UV e il coefficiente di assorbimento d’energia dell’acqua (Trasmittanza).
Quando l’energia ultravioletta entra in contatto con i batteri, virus, alghe, protozoi, etc., penetra attraverso la membrana esterna della cellula e ne distrugge il DNA (acido Desossiribonucleico), nucleo fondamentale per la costruzione di tutti gli esseri viventi.
Per la distruzione della maggior parte dei batteri occorre dosare almeno 16.000 MicroWattsecondo/cm2 di energia UV alla lunghezza d’onda di 254 nm.
Gli impianti UV STAR hanno una capacità di dosaggio di oltre 40.000 MicroWattsecondo/cm2 alle portate indicate, garantendo in tal modo l’eliminazione di oltre il 99% dei microrganismi presenti nell’acqua.
E’ una misura di laboratorio per accertare l’energia UV assorbita ed è in relazione alla trasparenza dell’acqua. Più alto è il suo valore maggiore è la diffusione e l’assorbimento dei raggi UV attraverso la massa d’acqua e quindi il loro potere battericida.
Nel dimensionare un impianto UV è dunque importante tener conto della trasmittanza dell’acqua in ingresso.
Acque demineralizzate o osmotizzate hanno una trasmittanza del 99%, acque di pozzo filtrate, oppure acque di acquedotto hanno una trasmittanza di non oltre il 95%. La portata degli sterilizzatori a raggi U.V., dunque, dipende della trasparenza dell’acqua da trattare e dal dosaggio di raggi UVC di progetto.
Pertanto, a parità d’impianto, si possono avere portate maggiori con acque particolarmente limpide (UVT 99%) e in cui è necessario un basso dosaggio UVC (30.000 MicroWs/cm2).
L’UV STAR consiglia di dimensionare i propri impianti per portate riferite a irraggiamento di 40.000 MicroWs/cm2 e trasmittanza UVT del 95%, a meno di trattare acque con cariche batteriche non elevate (in tal caso va bene un irraggiamento di 30.000 MicroWs/cm2) o demineralizzate (cioè con trasmittanza UVT del 99%)